21 settembre 2007 - La dipendenza militare da Washington è ancora letale

Strani casi di leucemie nei dintorni della base americana a Sigonella. Notizia tratta dal quotidiano Rinascita.

La dipendenza militare da Washington è ancora letale

 
Venerdi 21 Settembre 2007 – 16:44 – Tatiana Genovese  
La dipendenza militare da Washington è ancora letale
 


In provincia di Siracusa, non distante dalla base militare statunitense di Sigonella, i bambini muoiono di tumore con tassi più elevati che in ogni altra zona d’Italia, in particolare a causa di leucemie e linfomi. Il fenomeno, che sta diventando sempre più preoccupante e che ha spinto tre senatori di Rifondazione Comunista, Santo Liotta, Giovanni Russo Spena e Francesco Martone, a chiedere, con un’interrogazione parlamentare, ai ministri dell’Ambiente, della Sanità e della Difesa un’indagine tecnico-scientifica per appurare la natura dell’inquinamento ambientale, che avrebbe due possibili cause: l’emissione di radioattività a seguito di alcuni incidenti aerei delle forze armate Usa di stanza nella base di Sigonella; o l’inquinamento determinato dalla presenza sul territorio di discariche illegali di scorie radioattive in cui si smaltiscono i rifiuti prodotti in enorme quantità nell’ampio complesso militare presente nel territorio di Lentini, in contrada Armicci, un’area trasformatasi in una vera e propria bomba ecologica, nella quale confluiscono anche i rifiuti prodotti dai comuni vicini.
Per quanto attiene alla prima ipotesi accreditata, questa si basa sulla coincidenza tra la zona colpita dall’incidenza di tumori al sangue, ovvero quella in prossimità dell’insediamento militare Nato e la zona nella quale negli anni ’80 si verificarono due gravi incidenti di aerei militari coperti da segreto di Stato: il 12 luglio 1984, alle ore 14,45 precipitò un aereo americano, un quadrigetto Lockheed C141B “Starlifter” dell’US Air Force, con un carico di 44 tonnellate, e nel giugno del 1985 un altro velivolo dell’aviazione statunitense, in volo verso la base di Sigonella, perse quota sulla zona di Lentini. In entrambi i casi furono vietate le inchieste della magistratura, la viabilità e mobilità di mezzi e persone fino alla rimozione di tutti i resti dei velivoli, il cui carico rimane tuttora ignoto.
Gli esperti, in merito a questo fatto, si divisero tra sostenitori dell’ipotesi che i due aerei americani precipitati nelle campagne lentinesi trasportassero armi nucleari e quelli che ipotizzarono invece, come il professore Elio Insirello, docente di genetica molecolare all’Università di Messina, che, trattandosi di aerei cargo, con l’impatto si siano disperse al suolo le diverse centinaia di chili di uranio impoverito usato come contrappeso per necessità di assetto di volo in questo genere di velivoli.
La seconda ipotesi in realtà contempla al suo interno anche la prima, in questa infatti sussiste la domanda su dove vengano smaltiti i rifiuti speciali ospedalieri prodotti nel grande presidio sanitario della base Usa dove vengono curati gli 8.000 e più soldati di stanza a Sigonella e tutti quelli assegnati alle diverse altre basi della marina militare a stelle e strisce, dislocate nel Mediterraneo.
A tal proposito esiste un prezioso dossier di Antonio Mazzeo, ricercatore dell’organizzazione Terrelibere, in cui viene spiegato che la marina statunitense affida lo smaltimento dei rifiuti ospedalieri alla Giano Ambiente s.r.l.; questa società, fondata nel 1983, opera nel settore in Italia, Germania, Francia ed Austria e vanta un fatturato annuo di circa quattro milioni di euro. È una delle aziende di fiducia anche della Marina Militare italiana, cui la stessa Direzione Commissariato in Sicilia assegna la raccolta e lo smaltimento dei rifiuti delle basi navali di Augusta, Messina e Catania e che provvede allo smaltimento dei rifiuti industriali e tossici prodotti negli impianti di Priolo e Gela di proprietà delle principali aziende petrolchimiche.
Non solo, sempre a tal proposito pare che siano state scoperte da parte della Direzione investigativa antimafia discariche abusive di rifiuti tossici, con il coinvolgimento di ditte prestanome dei gruppi mafiosi catanesi di Santapaola-Ercolano, che smaltivano anche per la base di Sigonella, ed in questi rifiuti ci sarebbero anche i resti dei due velivoli. A testimonianza dell’esistenza di queste discariche vi sono numerosi esposti di molti lentinesi e fotografie che mostrano pienamente questo scempio, compresa quella in cui viene raccontato di tecnici in tuta bianca e mascherina che ispezionavano, scatola per scatola, il contenuto dei Tir e di due containers in un improvvisato sito di smaltimento, e che, nell’avvicendarsi l’un l’altro, sostavano in un’area di “decontaminazione” per essere irrorati da altri colleghi con una sostanza spruzzata con delle pompe.
Nessuno però, a livello istituzionale, ha mai dato molto peso alla vicenda. Sono passati più di dieci anni infatti dalla prima interpellanza parlamentare del deputato di An, Puccio Forestiere, che nell’ottobre ‘94 chiese un’indagine sulle cause della crescita della mortalità per leucemia nel lentinese. Nel 1991 furono invece i cittadini e più precisamente i genitori dei bambini morti, a prendere l’iniziativa, dando vita all’associazione “Manuela-Michele per bambini leucemici”, che lo scorso anno ha incaricato l’avvocato Santi Terranova, di Lentini, con una dettagliata denuncia, di chiedere, alla Procura della Repubblica di Siracusa, di avviare un’inchiesta su queste morti.
Appare adesso più che mai doveroso chiarire, una volta per tutte, se è vero che nel suolo del territorio di Lentini siano nascoste scorie nucleari, una notizia più volte e in diverse occasioni riferita e mai né smentita né confermata. È quanto mai necessario determinare le responsabilità della base statunitense e, se ci sono, le connivenze con la mafia per lo smaltimento dei rifiuti. E il governo deve agire in fretta perché i bambini in quella zona continuano ad ammalarsi e a morire.

Fonte: www.rinascita.info.

http://unaacies.splinder.com/post/13985066/Dove+sta+la+verit%C3%A0%3F